Ripartire dalla struttura paesaggistica di Mola di Bari

๐ŸŒฑ La rigenerazione del paesaggio di Mola di Bari si fonda sulla comprensione delle strutture profonde che ancora oggi modellano il territorio. 

๐Ÿ” La lettura della orditura idro-geomorfologica e storico-insediativa del territorio di Mola di Bari si struttura sulle giaciture del sistema idrico delle lame – antichi solchi erosivi che scavano il suolo carsico sovrapponendosi alla successione delle gradinate della fascia pedemurgiana – e di quello infrastrutturale di lunga durata dei capodieci. Si definisce cosรฌ un sistema unico lama-cala che dร  profonditร  al suolo pianeggiante nella campagna rurale e interrompe il continuum della costa bassa rocciosa con pocket beach di sabbie alluvionali in foce.


 
Carta dei paesaggi rurali. Elaborato del Piano Regolatore Generale adeguato al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale                        [adozione Gennaio 2024]. 


Rilevanti sono tuttavia i fenomeni di «tombamento» e stravolgimento degli invasi carsici: l’aumento di superficie messa a coltura con tecniche agricole a conduzione intensiva, unitamente ad occupazioni antropiche improprie soprattutto sulle aree di foce, hanno portato a condizioni di rischio idraulico ed ecologico, oltre che alla perdita di habitat naturale di specie vegetali e animali, con un conseguente impoverimento della biodiversitร  di questo paesaggio.

Al suddetto reticolo idrografico si sovrappone la trama di appoderamento di etร  angioina dei capodieci, un sistema di partizione agraria che ancora oggi suddivide l’orditura del mosaico di seminativi, uliveti, vigneti a tendone, con sedici fasce parallele ed equidistanti 500 m l’una dall’altra, perpendicolari alla costa. I capodieci attraversano il territorio rurale comunale e conducono alla linea di battigia, costituendo dei «pendoli» mare-collina importanti per l’accessibilitร  della costa e la creazione di pause spaziali nel continuum della fascia agricola costiera.


La trama delle coltivazioni รจ fitta e presenta diverse varietร  di specie, tra cui frutteti, vigneti (per la maggior parte a tendone), uliveti e campi orticoli. Si possono individuare quattro tipologie di coltivazioni: orti irrigui costieri paralleli alla costa, orti che dalle lame si diffondono nell’entroterra, giardini mediterranei ed orti nelle cave.




☝ Ripartire dal riconoscimento dei valori ecologici e culturali di questo mosaico paesaggistico consente di salvaguardare l’identitร  dei luoghi, muovendosi in una direzione non nostalgica del paesaggio rurale, ma aprendo, piuttosto, a prospettive di rigenerazione che interpretino le trame paesaggistiche prima descritte come risorse fondamentali per dare risposte a nuove spazialitร  e funzionalitร  ecologiche del paesaggio urbano e periurbano degradato.




Rete Ecologica locale della Carta dello Scenario Strategico per il paesaggio molese. 
Elaborato del Piano Regolatore Generale adeguato al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale [adozione Gennaio 2024].

๐Ÿ“– Fonti bibliografiche

Martinelli N., Scalera M., Tagarelli M.C. (2021). Paesaggi costieri in dinamismo. Sistemi consolidati e scenari futuri sulla costa metropolitana di Bari in Manigrasso M. (a cura di), Coste in movimento 2021. Atelier di ricerca. Roma: Aracne, pp. 23-24. 
 
Ruta R. (1990), Une centuration anormale dans la Ile rรฉgion de l’Italie antique (Apulie et Calabre): le case de Mola di Bari (lettura e traduzione M. Raymond Chevallier), in «Bulletin de la Sociรฉtรฉ Nationale des Antiquaires de France», pp. 308-320.


๐ŸŒพ Immagini 2, 3, 4, 5, 6: Materiali vegetali e antropici del paesaggio di Mola di Bari. Elaborato di tesi di laurea Re-cycle Mola di Bari di Amoruso A., Colonna M., Gassi M.G., Pastore S., Pompilio I., Scalera M. Politecnico di Bari, 2019.





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